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Il presidente del consorzio di tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti, Romano Dogliotti, il direttore Giorgio Bosticco e altri rappresentanti del consiglio dell'ente, hanno incontrato presso la sede di Isola d’Asti sindaci e amministratori del territorio del Moscato per discutere la questione relativa ai sorì. Presenti anche il presidente della associazione che riunisce i Comuni del Moscato, Luigi Genesio Icardi, e il presidente della provincia di Asti, Marco Gabusi.
L’incontro si è rivelato una sorta di prosecuzione dell’assemblea della Associazione Comuni del Moscato, svoltasi la scorsa settimana a Santo Stefano Belbo con la presenza dello stesso direttore Bosticco. Sul tavolo il tema dei sorì: argomento affrontato dal Consorzio insieme a Regione Piemonte nel 2012 senza aver portato però a sviluppi concreti, ma anche questione da sempre sollevata dai sindaci del territorio per i conosciuti motivi legati al mantenimento dei versanti di collina e alle difficoltà affrontate nella coltivazione dei vigneti, che producono una grande qualità con un reddito non proporzionato.
A Isola d’Asti, Bosticco rivela il carattere quasi storico dell’incontro, visti certi conflitti del passato, sottolineando la grande importanza della collaborazione efficace che i sindaci e il Consiglio del consorzio intendono allestire per il nuovo progetto dedicato ai sorì. L’idea è di costituire una commissione speciale e ristretta che si occupi dell’argomento attraverso tavoli di lavoro e una programmazione che includa dapprima una mappatura corretta, aggiornata e definitiva dei vigneti in pendenza, lavorando poi successivamente ad una modifica del disciplinare, inserendo una menzione geografica aggiuntiva.
La commissione, formata da alcuni amministratori dei territori e da alcuni consiglieri del consorzio rappresentanti sia la parte agricola sia la parte industriale, sarà l’interlocutore presso gli assessorati regionali di competenza ai quali verrà richiesta una certificazione, e quindi un relativo sostegno economico, per le aree in pendenza che dovranno essere identificate come un valore patrimoniale da difendere a da tutelare, visto il carattere di svantaggio dovuto alla posizione morfo-geografica.
Il progetto affronterà quindi un lavoro sul campo, che vedrà l’intervento di tecnici con i clinometri - gli strumenti che misurano le pendenze - sui circa 1400 ettari interessati, identificando con esattezza le particelle di terreno da includere nel censimento, continuando poi nello sviluppo del progetto che richiederà dai 3 ai 5 anni per essere operativo. Tutti d’accordo per ricercare quindi una giusta valorizzazione, pensando in seguito agli aspetti commerciali legati al prodotto che saranno infine una sorta di conseguenza.
Luigi Genesio Icardi ha ribadito, nell’occasione, la volontà della associazione che raggruppa i Comuni del Moscato di contribuire anche finanziariamente allo sviluppo di questo progetto per la grande importanza che riveste, ricordando il positivo riscontro che arriva dai sindaci anche sulla futura menzione geografica aggiuntiva per i sorì. Più cautela invece sulla menzione aggiuntiva comunale, ampiamente discussa anche ad Isola d’Asti, ma giudicata per ora non convincente e comunque per ora non necessaria, preferendo investire invece sul progetto sopra descritto.
In chiusura dell’incontro, Giorgio Bosticco ha infine annunciato alcune azioni promozionali che saranno sviluppate con risorse del consorzio di tutela, dedicate all’identificazione del territorio ed anche a eventi come quello in programma nel prossimo autunno, un incontro speciale tra il Moscato d’Asti e i giornalisti.