Ecco la relazione dell’Assessore all’Agricoltura del Comune di Cossano Belbo, Luca L.Tosa in merito alle riunione svoltasi lo scorso 16 marzo a Camo.
Il piano di monitoraggio 2015 ha coinvolto 59 vigneti sui 9 comuni che aderiscono, tuttavia per una visione più ampia, nella presentazione allegata si sono integrati alcuni dati raccolti nei comuni di Vesime e Castagnole delle Lanze. Le catture di scafoidei adulti hanno avuto un leggero incremento rispetto al 2014, il picco è stato tra fine luglio e fine agosto, con rilevamenti importanti fino a metà settembre su vigneti posti non solo in fondovalle. L’esecuzione dei trattamenti non è stata puntuale soprattutto in occasione del primo trattamento e l’’incidenza media della malattia è risultata mediamente stabile e su livelli contenuti.
Come nel 2014, si è coinvolto il laboratorio Enocontrol per approfondimenti analitici su viti sintomatiche: sul vitigno chardonnay si è confermata una “spiccata predisposizione” ad essere affetto da legno nero. La vigilanza fitosanitaria ha coinvolto soprattutto vigneti in stato di abbandono, cruciale risulta essere il ruolo degli incolti con vite selvatica. Gli argomenti trattati hanno fornito spunti per il dibattito, in particolare:
- Rivenditori di fitofarmaci che spesso forniscono indicazioni fuorvianti rispetto alle date dei trattamenti indicate dai bollettini per unire all’intervento contro lo scafoideo a quello contro la tignola;
- Ordinanze di estirpo della vite selvatica in incolti: è necessario approfondire come operare nel caso delle scarpate che costeggiano strade comunali e provinciali.
- La problematica della riduzione dell’operatività del tecnico del SFR all’interno del progetto verrà ovviata con la consulenza di un tecnico solo se verrà concesso il contributo dalla Fondazione Banca d’Alba; qualora questo non avvenisse, verranno ridotte le conte delle fasi giovanili su alcuni vigneti e le attività di ricognizione dei dati verranno gestite direttamente dai tecnici sindacali
- .Prosegue l’intenzione di individuare aziende agricole all’interno dei nostri comuni che intendano monitorare con propri fondi in modo capillare la presenza di scafoideo e di flavescenza dorata: esclusivamente nelle situazioni in cui non sono presenti piante con sintomi e viene opportunamente documentata l’esiguità di popolazione di Scaphoideus titanus (0,02 forme giovanili per pianta e 2 catture complessive in tutte le trappole del vigneto e in tutto il periodo fine giugno-fine settembre), mediante rilievi eseguiti a livello aziendale o a livello di comprensori territoriali omogenei dal punto di vista delle condizioni che influenzano la presenza del vettore, il numero di trattamenti obbligatori può scendere a 1 (maggiori info sono disponibili alla pagina 8 del secondo allegato).Il costo di questa attività è tutta a carico delle aziende, le quali si occupano dell’acquisto delle trappole e di tutte le attività che vanno comunque monitorate anche da un tecnico qualificato.
Scarica la presentazione offerta dal dr. Aurelio Del Vecchio.