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Si è svolta ieri, lunedì 20 luglio, la prima riunione della Commissione Paritetica in vista della prossima vendemmia delle uve Moscato. A Torino, nella sede della Regione Piemonte, erano presenti al completo le parti rappresentanti l’industria e l’agricoltura mentre per l’Associazione Comuni del Moscato era presente Alessandro Pio, enotecnico e vicesindaco del Comune di Rocchetta Belbo. Già sapendo che le rese e i prezzi per l’imminente vendemmia sono stati fissati con l’accordo delle scorso anno, l’incontro è stato convocato ed è risultato certamente utile per conoscere l’andamento del mercato dei vini. I dati di vendita presentati da Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio di Tutela, registrano un aumento del 3% sul mercato del Moscato d’Asti contro una importante flessione che interessa l’Asti: in questo caso la perdita supera le 4.500.000 bottiglie rispetto lo scorso anno, con una giacenza presunta a fine agosto intorno ai 318.000 ettolitri. In forte perdita il mercato russo, una timida ripresa in Germania e mercato stabile negli Stati Uniti (Paese che richiede invece più Moscato d’Asti). Affossato, infine, il mercato italiano.
La richiesta dell’industria è di “bloccare” nuovamente una parte del vendemmiato 2015, con lo stesso meccanismo applicato nelle ultime annate e proprio questo sarà l’argomento in discussione nel prossimo incontro in Regione Piemonte previsto per il 31 luglio. L’assessore Giorgio Ferrero è intenzionato a chiarire e prevedere un giusto meccanismo di sblocco da applicarsi in base alle giacenze, così da evitare comprensibili effetti negativi per l’intero comparto. Dalla parte agricola c’è stata infine la richiesta di discutere già i termini per la vendemmia 2016: argomento che la parte industriale non intende ancora affrontare. Di fronte ad una buona vendemmia 2015 la speranza di tutti è certamente quella di avere buone notizie dal mercato e diminuire quindi le scorte accumulate.