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Al convegno “Spighe Verdi e la tutela del territorio del Moscato d’Asti DOCG”, che si è svolto a Santo Stefano Belbo domenica pomeriggio, l’Associazione Comuni del Moscato è stata protagonista vista l’alta rappresentatività che ricopre nell’annunciato contesto dell’incontro. Dopo l’intervento e il saluto del sindaco Laura Capra, e la presentazione del progetto Eco-School che ha visto interpreti gli alunni dell’Istituto comprensivo santostefanese, è infatti intervenuta la presidente Angelica Corino, che ha ricordato le finalità che insegue il sodalizio, elencando i diversi appuntamenti che si sono susseguiti nell’ultimo periodo, occupandosi in particolare del marchio Sorì Eroici con il coinvolgimento dei suoi produttori, ribadendo infine che l’Associazione rimane disponibile a consigli e a farsi portavoce degli agricoltori che sono rappresentati; così anche il vicepresidente Luca Luigi Tosa che, in qualità di coordinatore del Comitato per la salvaguardia e la promozione dei Sorì, è intervenuto parlando della certificazione di qualità che intende interpretare il nuovo marchio, elencando le diverse problematiche osservate nei vigneti a causa del clima sfavorevole, annunciando le sperimentazioni e le ricerche che si stanno compiendo anche insieme alla Fondazione Agrion, considerando le difficoltà nell’applicare le misure per raggiungere una sostenibilità ambientale che tutti vorremmo.
All’incontro, moderato da Fabio Gallina, sono seguiti poi gli interventi di Giuseppe Rossetto, vicepresidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, che ha ricordato il cammino per raggiungere quel prezioso riconoscimento Unesco, un’azione importante anche perché ha portato al dialogo i diversi territori coinvolti.
Stefano Ricagno, vicepresidente del Consorzio di Tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti, ha invece dato un aggiornamento sui numeri delle vendite di bottiglie, confermando il calo delle vendite del Moscato d’Asti, un andamento a cui si assiste ormai da più di un anno, evidenziando anche un leggero calo dell’Asti spumante registrato negli ultimi mesi: un trend diffuso, che colpisce anche altre denominazioni, altre regioni italiane e altri Paesi europei.
In ultimo l’intervento di Stefano Carletto, coordinatore per la Valle d’Osta dell’Associazione Città del vino, che conta quasi 500 Comuni in Italia e che si occupa di tutela dei territori e di tutti gli argomenti affrontati in questo contesto, oltre ad allestire un concorso enologico nazionale citato in questo incontro.