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Non c’è pace nella vicenda che riguarda l’inserimento del Comune di Asti nell’attuale area di produzione. Dopo la sentenza del TAR a favore della Associazione Comuni del Moscato e di tutte le altre organizzazioni del territorio in difesa delle regole e della produzione, prima l’azienda Castello del Poggio si è ripresentata con un ricorso di cui si avranno notizie in autunno e poi, a sorpresa, si è scoperto che parte del territorio del Comune di Asti - compresi i noti terreni della proprietà veneta - erano stati inseriti nell’area DOCG con un Decreto del 12 luglio 2013, nell’ambito di una correzione di alcuni disciplinari di produzione tra i quali quello relativo al nostro Moscato. Dopo la provvidenziale segnalazione partita dalla nostra Associazione e dai rappresentanti del nostro territorio, rafforzata poi da un intervento del parlamentare Massimo Fiorio, lo stesso Ministero, con il Decreto del 22 luglio 2013 ha opportunamente considerato improprio questo inserimento del Comune di Asti. Ora la parola spetta al Consiglio di Stato a ottobre, quindi soltanto dopo la vendemmia.