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Tre anni di ricerche e studi sulla flavescenza dorata, la malattia della vite sviluppatasi in Piemonte dal 1997 che ha portato alla perdita significativa di vigneti in vaste aree della regione, saranno illustrati durante un incontro organizzato ad Asti, giovedì 5 febbraio al Teatro Alfieri (ore 10).
La giornata di studio e divulgazione dei risultati, significativamente intitolata “Una battaglia vitale”, vedrà la partecipazione dei ricercatori che hanno indagato sullo sviluppo dello Scaphoideus titanus l’insetto “vettore” della malattia portata con i suoi spostamenti da una vite all’altra.
Il progetto di ricerca e monitoraggio della Flavescenza dorata, sostenuto dal Consorzio di tutela dell’Asti, si è concentrato su alcuni vigneti campione di moscato situati in varie aree della zona della docg e ha messo insieme professionalità ed esperienze diverse con il coordinamento del settore fitosanitario della Regione.
“Abbiamo potuto constatare con approccio scientifico – anticipa Daniele Eberle, coordinatore del progetto di ricerca per conto del Consorzio – che il raggio di spostamento dell’insetto vettore è più ampio di quanto ritenuto. In alcuni casi ha superato i due chilometri il che ci deve far riflettere su nuove forme di lotta e di controllo ambientale che passano non tanto dall’estensione dell’area dei trattamenti ma piuttosto dalla corretta gestione degli incolti che si sono confermati come il principale habitat di sviluppo dello Scaphoideus e ricovero del fitoplasma”.
All’incontro parteciperanno per la parte entomologica il prof. Albero Alma e il dr. Federico Lessio (Università di Torino), per il CNR di Torino Istituto di Virologia Vegetale Cristina Marzachì, per la parte di diagnostica molecolare, il centro VitEn di Calosso con Albino Morando e Simone Lavezzaro per tutte le attività di campo su vite. Lo Studio Pegaso di Torino, con Aurelio Del Vecchio e Ivan Albertin relazionerà sul rilevo dei dati di campo.
Interverrà anche Paolo Camerano dell’IPLA, Istituto regionale che ricopre il ruolo di struttura tecnica di riferimento per il supporto alle politiche in campo forestale e ambientale Daniele Eberle coordinatore del progetto per conto del Consorzio, Paola Gotta e Chiara Morone del Settore Fitosanitario Regionale.
“Il Consorzio dell’Asti – ribadisce il direttore Giorgio Bosticco – ritiene vitale continuare e sviluppare la ricerca unendo tutte le forze scientifiche per dare ai viticoltori, non solo dell’uva moscato, strumenti certi e concreti di lotta e di difesa contro la Flavescenza dorata che già tanti danni ha causato alla nostra viticoltura”.
All’incontro del 5 febbraio, che sarà condotto dal giornalista Sergio Miravalle, sara presente ed interverrà l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero che ha inserito la difesa fitosanitaria e ambientale dei vigneti piemontesi tra le priorità d’azione della Regione.
Dopo le relazioni dei ricercatori è previsto un dibattito aperto alle testimonianze e ai pareri dei viticoltori.