Clicca sul quadrato rosso qui sotto per aprire la cartina dei Comuni del Moscato d'Asti.
L'Associazione Comuni del Moscato ha ovviamente accolto con grande favore la sentenza del Tar del Lazio resa pubblica due giorni fa che decreta l'esclusione del Comune di Asti dalla riconosciuta zona del Disciplinare di produzione della DOCG dei vini "Asti". Un concreto e speriamo definitvo passo in avanti su questa importante vicenda che assume caratteri legali, politici, amministrativi e territoriali, lunga ormai qualche anno e che ha visto mutevoli cambiamenti di marcia da parte delle istituzioni ministeriali, commenta il Presidente Giovanni Borriero annunciando una conferenza stampa che l'Associazione intende allestire entro breve tempo.
La sentenza di questi giorni annulla infatti il Decreto Ministeriale del maggio 2012 che aveva reintrodotto il Comune di Asti con un atto istituzionale a titolo di "autotutela" assolutamente discutibile nei confronti del quale la Regione Piemonte, la nostra Associazione attraverso il Comune di S. Stefano Belbo, "Coldiretti", "Produttori Moscato" e "Muscatellum" si erano opposte in modo deciso e compatto. La sentenza sancisce quindi la revoca dell'iscrizione dei terreni dell'azienda "Castello del Poggio" sullo schedario vitivinicolo regionale, dichiara inoltre la cessata materia del contendere con riferimento al ricorso introduttivo del giudizio, quello intrapreso da Zonin contro il Decreto del novembre 2011, e indica il Tar del Piemonte competente per alcune parti del giudizio.
L'azione da noi intrapresa in difesa dell'economia territoriale dei nostri Comuni, dice ancora il Presidente Borriero, ha sempre camminato nella direzione che difende il rispetto delle regole e la determinazione di atti chiari e dovuti, seguendo le specificità e le tradizioni della nostra terra. Nessun particolare accanimento ma soltanto la volontà di stabilire i giusti confini ad una evidente realtà.
Soddisfatto anche Luigi Genesio Icardi, Sindaco di S. Stefano Belbo e Vicepresidente della Associazione dei Comuni: un risultato importante che annulla scorciatoie e favoritismi ma soprattutto tutela il lavoro dei nostri produttori, grandi e piccoli, salvaguardando le aree di produzione più vocate. Sul risultato si è espresso infine anche l'Assessore regionale Claudio Sacchetto: accolgo con favore la sentenza del Tar. E' stato determinante il fatto che le amministrazioni pubbliche come Regione e Comuni abbiano fatto squadra con i produttori e con le loro associazioni condividendo gli obbiettivi di tutela della denominazione."
Gli avvocati che hanno egregiamente assistito le parti ricorrenti sono stati: per Muscatellum, Comuni del Moscato e Coldiretti, gli avvocati Lodovico Isolabella, Luigi Isolabella, Nicola Pietrantoni del Foro di Milano e Roberto Colagrande del Foro dell'Aquila; per Produttori Moscato d'Asti Associati, gli avvocati Antonio Papi Rossi, Edoardo Gambaro, Claudio Sironi, del Foro di Milano, e Andrea Manzi del Foro di Roma.