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Ha preso il nome di “Tavolo di Filiera del Moscato” l’incontro di lavoro che ha visto riunirsi le diverse parti rappresentanti il comparto Moscato a Torino nel pomeriggio di mercoledì 11 gennaio; in riunione si sono sviluppati soprattutto i temi del mercato e della proposta del nuovo prodotto Asti Secco. Queste le novità: l’iter burocratico necessario a certificare il nuovo prodotto Asti Secco proposto dal Consorzio di Tutela è attualmente fermo agli uffici governativi di Roma, in attesa del parere della Commissione per l’accertamento che implicherebbe anche l’adottamento di nuove regole imposte dalla Unione Europea, mentre si registra una ferma opposizione di altre realtà italiane che tutelano e rappresentano prodotti concorrenti come il Prosecco. I dati di mercato esposti all’incontro torinese indicano un aumento delle cifre che riguardano il Moscato d’Asti, registrando 2 milioni di bottiglie in più rispetto alla vendemmia 2015. Per quanto riguarda la vendita dell’Asti, risulterebbe rallentato il trend negativo dello scorso anno e non peggiora quindi la situazione: il dato finale indica 85 milioni di bottiglie vendute, di cui oltre 31 milioni di Moscato d’Asti e gli altri 54 milioni di Asti Spumante. All’incontro ha partecipato anche il presidente della associazione dei Comuni del Moscato e sindaco di Santo Stefano Belbo Luigi Genesio Icardi. Il prossimo tavolo di discussione è previsto venerdì 27 gennaio.