La terza riunione della Commissione Paritetica per il Moscato si è svolta martedì 29 luglio a Torino e si è nuovamente conclusa senza un accordo sulle rese e sui prezzi che dovranno regolare la vendemmia delle uve, sempre più vicina. Nel corso dell’incontro gestito dall’assessore regionale Giorgio Ferrero, il direttore del Consorzio di Tutela, Giorgio Bosticco, ha nuovamente presentato dati positivi riguardanti le vendite e le giacenze dei vini Asti e Moscato d’Asti.

La parte industriale ha sostanzialmente riconfermato la sua proposta, anche dopo aver incontrato Agrinsieme per la parte agricola, con un accordo che arriva fino a tre anni e che prevede per il 2014 una resa a 110 quintali per ettaro più 5 quintali attraverso il blocage/deblocage e un prezzo di 105.50 euro al quintale, per il 2015 e il 2016 una resa a 100 quintali ad ettaro più 5 quintali di riserva con lo stesso sistema dell’anno precedente e un prezzo di 106.50 euro al quintale. La Assomoscato, in rappresentanza di altra parte agricola, contesta la mancanza di trattativa e continua a ritenere il prezzo offerto non adeguato: non ci sono quindi le condizioni per firmare un accordo.

Dopo una sospensione dell’incontro che è ripreso in tarda serata, le cifre della trattativa sono rimaste immutate pertanto l’assessore Ferrero ha sciolto la seduta rimandandola a data da stabilirsi, rendendosi nel contempo disponibile per ogni eventuale ed ulteriore contatto con le parti interessate.

A questi importanti incontri che influenzano l’economia di un vasto territorio - dice il presidente della Associazione Comuni del Moscato, Giovanni Borriero, - si assiste purtroppo a discussioni sterili, a voci discordanti che non esprimono una nettezza di posizione soprattutto dalla parte di chi rappresenta gli agricoltori, mancando infine di una trattativa efficace, decisa e veloce. Tutto questo alimenta ormai ogni anno una spasmodica attesa che si protrae fino alle porte della vendemmia.