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Anche lo stand del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti, presente alla kermesse Vinum, sta affrontando l’assalto dei tantissimi visitatori che raggiungono Alba per conoscere la realtà enologica delle colline di Langa, Roero e Monferrato. I numeri che sta registrando la manifestazione, rimasta ferma un paio d’anni per la pandemia, sono forse inaspettati: c’era in tutti la speranza del rilancio, della ripartenza, considerando anche il grande desiderio e la necessità delle persone di poter finalmente riappropriarsi delle attività della vita, seguendo magari le proprie passioni, ma nessun o forse pensava a questi numeri da record.
Tra i tanti italiani che formano le lunghe code per arrivare finalmente al bancone dello stand, fanno capolino le presenze straniere, soprattutto francesi, svizzeri e tedeschi, ma ecco arrivare anche gli americani, che si avvicinano ai banchi d’assaggio con entusiasmo e curiosità. Lo stand del Consorzio di tutela dedicato al Moscato è partito servendo degustazioni da circa 250 bottiglie stappate nelle prime tre giornate, continuando poi nei giorni seguenti con la stessa media: viene servito Moscato d’Asti e Asti, anche nella versione Secca, e quel vino dai riflessi dorati nel bicchiere risulta per tutti un piacevole e fresco assaggio di primavera.