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Il protagonista è stato senz’altro lui: Lodovico Isolabella, avvocato milanese e moscatista con vigneti in quel di Loazzolo. La sala della Cassa di Risparmio di Asti gremita di produttori vitivinicoli è stata felicemente rapita dalla “arringa” appassionante dell’ottantaduenne legale che ha difeso i diritti dei nostri agricoltori affrontando nelle aule del tribunale l’annosa questione dell’inserimento del Comune di Asti insieme a diversi avvocati dei quali erano presenti il nipote Nicola Pietrantoni per lo studio Isolabella e Antonio Papi Rossi dello studio legale Santa Maria.
Capace di uscite folgoranti come E’ stato Zonin! quando è venuta meno l’amplificazione del suo microfono o Asti è fuori! in perfetto tempismo con l’arrivo del sindaco della città, insieme all’avvocato Papi Rossi hanno ripercorso l’intera vicenda giudiziaria fin qui intrapresa regalando dettagli che hanno ancor più valorizzato la concreta risposta di tutti i moscatisti -rappresentati dalla Assomoscato, dalla Associazione dei Comuni, dalla Coldiretti e dalla Muscatellum- ad un ingiusto tentativo di “saltare” le regole.
Moderati da Giuseppe Artuffo, che aveva già affrontato la vicenda come sindaco e come presidente della Associazione dei Comuni del Moscato, si sono susseguiti i numerosi interventi: Giovanni Satragno, protagonista nel guidare questa battaglia: Celebriamo una vittoria, una grande vittoria. E ricorda: la denominazione appartiene ai produttori e quindi i produttori devono decidere la zona elogiando poi la speciale sensibilità della famiglia Isolabella e dichiarando che i rapporti con il Consorzio di Tutela sono cambiati (in meglio).
Assente per impegni Giovanni Borriero, la voce della Associazione dei Comuni del Moscato è stata quella del vicepresidente e sindaco di S. Stefano Belbo Luigi Genesio Icardi: In questa vicenda la nostra posizione ha assunto grande importanza perché rappresentiamo tutti i Comuni della zona di produzione e i motivi che ci hanno spinti all'azione sono la difesa di una parte “debole”, impegnata nel faticoso lavoro in vigna, e il rispetto delle regole. Siamo contrari all’allargamento della zona per evitare l’incolto sui preziosi e difficili versanti collinari che vanno salvaguardati anche per evitare frane e dissesti. La nostra associazione, ha concluso, è pronta a scendere nuovamente in campo se la questione avrà un seguito.
Si è ricordato l'impegno iniziale del Comune di Coazzolo, rappresentato in sala dall'allora sindaco Ivo Biancotto, e dopo le parole di Paolo Saracco (Muscatellum), Caviale (Coldiretti) e Igor Varrone (Cia), è toccato al presidente Gianni Marzagalli e al direttore Giorgio Bosticco del Consorzio di Tutela che hanno offerto i dati aggiornati riguardanti il mercato dell'Asti e del Moscato. Ha chiuso Enrico Zola per la Regione Piemonte che in questa storia ha avuto una parte significativa. In conclusione della lunga serata, un omaggio all'avvocato Lodovico Isolabella: un piccolo grappolo d'oro come il nostro Moscato da parte della Assomoscato, con sincera gratitudine.